16 febbraio 1979, data storica per il nostro motociclismo. È il giorno in cui nasce Valentino Rossi, ragazzino appassionato, pilota di successo, imprenditore e talent scout
Con la sua passione, con il suo talento e la sua verve, Valentino Rossi ci ha regalato una vera svolta ed una scossa al motociclismo italiano prima, internazionale dopo.
I suoi 9 titoli (unico pilota a vincere i titoli nelle quattro categorie) la dicono lunga su cosa e come lo abbia fatto ma, soprattutto, come abbia realizzato, costruito i suoi successi sportivi e personali.
E, proprio ieri, il Vale nazionale ha corso la sua ultima gara italiana a Misano, davanti alla sua folla, ai suoi tifosi, al suo immenso pubblico che, per anni, lo ha sostenuto nelle sue piccole e grandi imprese. Come spiega Carlo Pernat, se ne va un pezzo essenziale del motociclismo.
IL COMMENTO DI CARLO PERNAT
“Andando via Rossi se ne va un pezzo importante del motociclismo, quello moderno. E’ chiaro che lui è un fenomeno e come lui ne nasce uno ogni venti anni. E purtroppo non ha e non avrà eredi, perchè racchiude in se quattro o cinque caratteristiche personali che lo fanno rimanere unico.
Quindi talento, simpatia, spontaneità ed un modo unico di comunicare. Probabilmente nascerà un nuovo talento che magari avrà una di queste caratteristiche ma mai con tutte insieme nella stessa persona.
Sono persone uniche, fenomeni veri e beati noi che ce lo siamo goduto. Ricordo che quando aveva annunciato di lasciare la MotoGP, tutto il motociclismo, me compreso, abbiamo avuto un giorno di vuoto assoluto. Ne pagheremo delle conseguenze, spero poche e certo, ci mancherà la macchia gialla…”
Valentino Rossi, duelli epici ed il successo personale e sportivo
Tanti duelli, un modo di fare unico, irripetibile, il tutto condito da una personalità aperta e sempre positiva. Valentino Rossi ha saputo costruire il proprio successo attraverso il successo sportivo, le vittorie, le pole position, con quel fare scanzonato sì, ma mai banale.
Pungente quanto e dove è servito, Rossi ha saputo allargare gli orizzonti anche nello scoprire talenti, nel formarli, creando un serrato “confronto” tra lui e le Federazione se parliamo di attività concrete. Molto “fare” e pochi voli pindarici per Rossi, sempre concreto e con le idee chiare quando si parla di formazione.
Anche i detrattori alla fine certificano il talento di Rossi
Certo Valentino, da persona di successo quale è, ha avuto anche tanti detrattori. Però, anche una consistente porzione di essi, ha dovuto abbassarsi al suo talento, al suo guizzo creativo innato ed a quella marcia in più che il pilota di Tavullia ha sempre mostrato.
Rossi la sa lunga anche sul piano mediatico: ha inventato una modalità per festeggiare le sue vittorie, i suoi successi poi imitati da altri piloti. Si è confrontato nella vita ed in pista soprattutto con avversari che poi, in molte occasioni, hanno dovuto piegarsi alla sua improvvisazione tattica.
42 anni ed ora tante nuove sfide ed un figlio, forse la vittoria più completa?
Oggi Valentino con i suoi primi 42 anni ha tanti obiettivi. Ma la carica che ha negli occhi è sempre la stessa ed è per questo che, per tutti, rimarrà un eterno bambino ma con i piedi ben saldi al terreno. Qualche altra gara nella MotoGP e poi terminerà la sua Grande avventura sportiva nelle due ruote.
Lo aspetta un futuro “aperto” perché Vale ha certamente saputo pensare bene a questo momento. L’arrivo di un figlio non è stato un “ostacolo” ma è un nuovo e bellissimo capitolo della sua vita insieme alla sua compagna Francesca che certo ha il ruolo chiave nella vita di Rossi. Un nuovo ed elettrizzante dono quello di essere genitore.
L’indotto VR46 e l’Academy, obiettivo talento
Nella sua testa, avrebbe voluto correre fino a 100 anni, ma le cose cambiano e, la decisione di smettere, è stata maturata molto bene e con fare attento. Ci sono un milione di cose che potrà fare, non ultima seguire le sue passioni, la sua Academy e tutto l’indotto della VR46. Ma anche nuovi ruoli e nuove sfide.
Più che l’abito dell’imprenditore, Rossi vestirà oggi quello della persona che si gode i suoi tanti sacrifici, ma sono certo che sarà sempre quel Valentino che abbiamo imparato a conoscere.
Il Motomondiale degli ultimi 20 anni ha il volto di Rossi
Gli avversari lo rispettano, la DORNA lo ascolta perché sa bene che per un periodo lunghissimo, tutto il Motomondiale è stato ancorato alla figura spigliata di Rossi. Lui ha riappassionato le folle, i ragazzi, le persone anziane ed anche chi di moto capiva poco. Questo è stato il vero mood di Rossi, avvicinare le masse al motociclismo.
E questo ha creato piloti che lo vogliono imitare, che guidano come lui e di cui è il riferimento assoluto. È stata un’epoca entusiasmante quella di Rossi ed ogni gara, ogni sorpasso, ogni staccate del pilota di Tavullia, è sempre stata celebrata come unica. Ed in effetti così è stato.
Amicizie importanti nel box e nella vita
Nella vita di Valentino Rossi, infine, ci sono figure importanti e relazioni importanti. Su tutti quella di Uccio, sempre accanto a lui, una grande storia di Amicizia vera, un riferimento per Rossi al box ed un filtro indispensabile tra Rossi ed il mondo fuori dai box e dalle gare.
La mia speranza è quella che Rossi non si stancherà mai di far crescere sempre nuovi talenti, di scoprirne l’essenza ed il talento.
La sua ottica, il suo punto di vista, il suo ruolo sono unici e sono i fatti a dimostrarlo. Il nostro motociclismo ha ancora tanto bisogno di Rossi, questo è un fatto che va al di là del suo ritiro e delle sue decisioni. Che vanno comunque rispettate visto che dal 2022 inizierà per Valentino una nuova vita.
In tutti i sensi…GRAZIE VALE!