La crew Criansa è una realtà musicale decisamente originale e ricca del colore arancio. Hanno suonato attorno alle forme della Ford Ranger Wildtrack ed ora preparano un nuovo cd…
Come avrete notato nel test della Ford Ranger Wildtrack, ho unito due forme di espressione di vitalità che si fondono nel colore Arancio. L’anima del pick-up Ford, aggressivo, dinamico, potente, un 4×4 inarrestabile che si avvolge al sound delle percussioni della crew Criansa, un mix di vera energia, di colori e ritmi intensi che entrano nel cuore.
Viviano Pesaresi ha accolto subito la mia idea di farli suonare insieme alla Ranger Wildtrack ed anche il Comune di Colleferro si è subito attivato per trovare la giusta location dove realizzare il nostro video ed ecco il risultato… Un’atmosfera originale ed unica per l’espressione del dinamismo al suo stato più naturale. E di CRIANSA, ne parliamo con Viviano…
VIVIANO E’ IL CUORE RITMICO DI CRIANSA…
Da dove nasce l’amore per le percussioni?
Da piccolo mio fratello mi regalò una mini.batteria che iniziai a suonare per gioco nonostante l’evidente fastidio provocato in casa. Non ho più toccato uno strumento a percussione fino al 2006, avevo 34 anni, quando iniziai occasionalmente a suonare in un’orchestra di percussioni e ritmi brasiliani di Roma.
L’anno successivo ebbi la fortuna di partecipare ad un workshop proprio nel Pelourinho di Salvador a Bahia, esperienza che lentamente mi ha avviato alla fondazione di Criansa nel gennaio del 2010.
La vostra più che una crew sembra più un porto di entusiasmo…
Un’Orchestra così numerosa non dura nel tempo se, oltre all’aspetto musicale, non si crea una sinergia, la voglia di costruire e progettare stando insieme. La passione e l’entusiasmo sono il vero motore di questo genere di esperienze.
Raccontaci un po’ di te, dei tuoi trascorsi musicali fino alla fondazione di Criansa…
E’ una parte di me che ormai non amo più rievocare. Diciamo che ho speso molti anni della mia vita a scrivere canzoni, cantarle, tentando di fare di tutto questo la mia professione. Per fortuna è storia passata.
Lo dice il nome: entusiasmo, amore per la musica, senso del ritmo, tutti valori che sembrano calzati perfettamente al tuo Gruppo…
Certo. Senza però dimenticare il rispetto per ogni singolo componente che forma il Gruppo nella sua totalità.
Come scegli i tuoi ragazzi?
In realtà sono loro a scegliere Criansa. In molti iniziano il percorso, in pochi lo continuano, solo i più determinati arrivano in Orchestra. La maggior parte delle persone che iniziano il Laboratorio spariscono appena capiscono che dietro ad un’Orchestra del genere si celano serietà, dedizione, sacrificio, impegno.
Mi parlavi del vs disco: ci vuoi raccontare qualcosa, da dove nascono i brani e se esiste un “filone” emotivo tra essi…
Quello a cui stiamo lavorando è il secondo cd. Il primo, dal titolo Elettrotamburi, è stato pubblicato nel 2013, interamente autoprodotto, con la collaborazione di molti amici musicisti che lo hanno impreziosito. Uno degli autori dei brani di Elettrotamburi è il cantautore brasiliano Ronaldo Coisa Nossa.
E’ grazie a questa collaborazione e al conseguente scambio culturale interamente finanziato dal Ministero della Cultura del Minas Gerais che Ronaldo ed i suoi musicisti sono stati a Roma nel dicembre 2014 e noi a Belo Horizonte per il Carnevale del 2016. Il brano dal titolo Escalada do Nego inserito nel nostro cd venne scelto perché me ne innamorai al primo ascolto, diventando la mia colonna sonora personale per mesi interi. E’ seguendo questo istinto che decido di realizzare i brani che poi propongo all’Orchestra, che siano scritti da me o da altri, l’importante è che mi emozionino finanche alle lacrime. Quando questo avviene…allora mi convinco che possa funzionare. Questa è la modalità con cui ho selezionato anche i brani del nuovo cd Sulle Orme di Zumbì che mi auguro si riesca a pubblicare entro la fine del 2017.
A cosa state lavorando per il futuro?
Pubblicare il nuovo cd, realizzare un complesso videoclip promozionale, realizzare uno spettacolo teatrale sulla vicenda storica di Zumbì e del Quilombo dos Palmares, tentare di tornare a suonare in Brasile. Gli aspetti più tecnici e l’indirizzo artistico da dare a Criansa li tengo invece nascosti per non spaventare i miei ragazzi…
Ho visto che può esserci fusione tra percussioni ed elettronica…
Quando decisi di realizzare il primo cd, la prima domanda che mi posi fu: “Quale vestito mettergli?”. Ed ecco che il mio passato musicale è riemerso e l’uso dell’elettronica mi ha chiarito le idee…
A tuo avviso, la vostra musica può essere “trasformata” in qualcosa di innovativo?
Sto imparando che “innovare” fa rima con “contaminare”. La mia ricerca è indirizzata verso un linguaggio il più possibile ricco e variegato, fatto di suono, colore, materia, odore, alterazione delle emozioni. Una strada lunga, da fare forse a ritroso, più verso le origini che non in direzione dell’evoluzione tecnologica.
Come nascono i Vostri brani?
I nostri brani sono principalmente ritmici e nascono nei modi più diversi. Capita che ascolto un brano melodico di qualsiasi genere e ne traggo la partitura per i nostri strumenti a percussione. Passando gli anni non posso più permettermi di accontentarmi del “già sentito” e dello “scontato”, ma è mio dovere cercare originalità, a volte sperimentando l’assurdo. E’ necessario stupire le persone con cui suoni e donargli sempre nuovi stimoli. I componenti di Criansa sono ben attenti alla qualità delle cose che offro, non mi perdonerebbero mai alcuna sufficienza.
La tua idea di musica per tutti…
E’ quella primitiva: canto e/o qualsiasi oggetto sonoro capaci di accompagnare o innescare il movimento corporeo.
E la tecnica di esecuzione quanto vale nei vs pezzi?
Abbastanza da stressare i ragazzi con continue paternali!
Un tuo progetto ancora da realizzare…
Casa Criansa, ossia una struttura tutta nostra, una sede di cui prenderci cura nella quale realizzare tutte le nostre attività.
La vostra musica vuol essere qualcosa legato anche al sociale?
Il contesto nel quale sono nate originariamente le Orchestre di percussioni in Brasile si cala perfettamente in valori sociali. Offrire un’opportunità, tracciare un percorso diverso da quello già scritto dell’illecito e illegale. Credere in un progetto significa impegnarsi a renderlo concreto e migliore in un contesto di collaborazione. Esiste qualcosa di più tangibilmente sociale?
(Foto GIUSEPPE CARDILLO, videomaker LEONARDO DI GIACOBBE, si ringrazia il Comune di Colleferro RM)