Tecnica utilizzatissima quella del wrapping per cambiare pelle e colore alle auto, alle moto agli oggetti. Ne abbiamo parlato con Marco Lo Russo di Wrapping Roma che ci racconta questa tecnica sempre in evoluzione costante…
Trovare, indossare un vestito perfetto non è sempre cosa facile… Troppe variabili, troppe differenze per far si che quel capo, sia perfetto per la nostra fisicità, per le nostre esigenze, per il nostro stile. Per farla breve, direi che l’azione magica per ottenere tutto questo è affidarsi ad un vero sarto, il quale, con passione e occhio attento, saprà di certo individuare le linee su cui lavorare per esprimere al meglio le nostre forme.
Marco Lo Russo è un sarto un po’ particolare, perchè, nonostante non cucia vestiti su misura per il pubblico umano, sa farlo sulle auto, sulle moto, sugli oggetti. Stiamo parlando di una tecnica che prende sempre più piede e che si evolve anno dopo anno, tanto da diventare la vera alternativa per esprimere – senza costi eccessivi – la propria personalità.
Materiali che si evolvono, spazio alla creatività…
Quindi Marco Lo Russo utilizza la tecnica del wrapping per cucire un vestito, non solo nuovo, ma soprattutto diverso, colorato, originale oltre che spiccatamente personale per tutta quella clientela stanca del colore basic della propria auto ad esempio, offrendo loro una vera alternativa colore con le tantissime pellicole oggi disponibili, oggi più resistenti, più “facilmente lavorabili” e decisamente più accattivanti dal punto di vista della varietà cromatica. Tutto ciò è Wrapping Roma, piccola azienda con grandi idee e che punta alto se parliamo delle sfide tecniche da mettere in atto.
Wrapping, una piccola grande forma d’arte contemporanea…
Oggi Marco è un wrapper ricercato che ha saputo creare un proprio metodo di lavoro e, proprio per questo, le sue piccole e grandi sfide passano per clienti esigenti, vetture extra lusso ed una clientela molto esigente che, ancor più spesso, non ha le idee molto chiare sul risultato che vuole ottenere dal wrappare la propria vettura… Ed è anche e soprattutto questo il lavoro di Marco, consigliare il cliente, partire da un concetto per arrivare ad un design finale che si distacca spesso dalla linea di pensiero originale.
Wrapping fai da te? Non è quasi mai un lavoro per tutti…
Una forma di arte? Beh, in un certo senso ritengo di si, perchè la creatività è dopotutto la base del wrapping, come una seconda pelle da manipolare, con cui giocare anche attraverso i colori, gli accoppiamenti, rispettando il design della vettura ed evidenziandone alcune e particolari concetti estetici.
Così ho deciso di entrare più profondamente nel mondo del wrapping seguendo Marco durante uno dei suoi lavori, ponendogli alcune domande, dalle cui risposte ho capito che questo è un lavoro vero e non un gioco; il fai da te, come spesso viene visto in internet, lasciamolo stare, perchè seppur le pellicole oggi siano molto più “lavorabili” e flessibili, ci sono troppe variabili che richiedono attenzione, metodo ma, soprattutto, abilità per un lavoro finale che faccia sorridere gli occhi…
Come e da dove nasce la passione per il wrapping?
“La passione per il wrapping è nata quasi per caso. In passato, assieme ad un amico , mi occupavo del restauro di scooter d’epoca e della personalizzazione di quest’ultimi. Ma durante uno di questi restauri, mi è capitato di vedere un altro mezzo completamente rivestito e la cosa mi ha incuriosito molto ed deciso di approfondire l’argomento, facendomi una vera e propria cultura su questo modo di rendere uniche auto, moto e molto altro“.
Una moda oppure un modo per diversificarsi?
“Molti credono che il wrapping sia solo una moda passeggera ma io non sono del tutto d’accordo. La moltitudine di soluzioni che offre e l’altrettanto vasta panoramica di applicazione in vari campi che offre, rende questa tecnica un nuovo modo di personalizzare, molto spesso in maniera reversibile, quegli oggetti che spesso ci identificano”.
Come si sono evolute le pellicole?
“Le pellicole negli ultimi tempi hanno avuto una notevole evoluzione. Basti pensare alle pellicole riposizionabili, a quelle microforate per la fuoriuscita d’aria oppure a materiali ad effetto tridimensionale. Tutto ciò ha reso il nostro lavoro da un lato più semplice e veloce e dal’altro, capace di raggiungere livelli qualitativi, prima d’ora impensabili”.
Che tipo di cliente si rivolge verso il wrapping?
“La clientela che si affaccia al mondo del wrapping è molto varia, dall’appassionato di tuning, al cliente stanco del colore della sua auto o della propria moto. Il fatto che questa tecnica sia completamente reversibile, è un incentivo in più che spinge le persone ad affacciarsi a questo mondo”.
I lavori più difficili quali sono?
“Credo che una volta presa dimestichezza coi materiali, non ci siano lavori difficili o facili. Sicuramente, lavorazioni su superfici complesse, hanno bisogno di maggiore cura e, a volte, è indispensabile l’aiuto di una o più persone”.
Il tuo è un lavoro, una piccola forma di arte se vogliamo. cosa ti piace di più del tuo lavoro?
“La cosa che più mi piace del mio lavoro è la faccia dei clienti a decorazione ultimata, nonché il fatto di vedere un mezzo completamente cambiato da questa seconda pelle che gli cuciamo addosso”.
Fai da te: limiti e difficoltà…
“Molte persone provano a fare wrapping fai da te, ma i limiti sono molti, a cominciare dai materiali scadenti, facilmente reperibili in rete ad esempio… Non aiutano poi la valanga di video, che fanno sembrare questo mestiere cosa da tutti quando da tutti non lo è assolutamente. Ci sono molte cose da sapere per ottenere degli ottimi e duraturi risultati!”.
Prossima frontiera del wrapping?
“Questa è una domanda a cui non so rispondere, questo è un mercato in continua evoluzione e non riesco ad immaginare tutte le novità che verranno. Ma una cosa è certa , noi rimarremo sempre al passo coi tempi , mantenendo uno sguardo al prossimo futuro”.
Quali sono i limiti delle applicazioni?
“Sono i limiti di una lavorazione artigianale, eseguita completamente a mano. Molti clienti pretendono dai nostri materiali gli stessi risultati di una verniciatura, spesso dimenticando che questa arte è una decorazione e non un’alternativa al carrozziere”.
I vantaggi del wrapping sono…
“Sicuramente il maggior vantaggio sta nella reversibilità dell’opera che da la possibilità, anche ai meno smaliziati, di osare colorazioni e trame che altrimenti non verrebbero mai prese in considerazione”.
Il lavoro perfetto qual’è secondo te?
“Il lavoro eseguito a regola d’arte con la massima professionalità, con materiali di alta qualità che rendono i risultati realmente duraturi nel tempo”.
La tua attività quanto è “aperta” verso il cliente?
“Io cerco sempre di soddisfare i miei clienti, non snaturando il mio lavoro e facendo sempre capire vantaggi e limiti delle mie installazioni”.
INFO: Wrapping Roma di Marco Lo Russo – Contatti sede: Marco 348.81.55.663 – Massimo 339.71.99.788 – @mail: info@wrappingroma.com