YOYO by XEV è una piccola grande elettrica che guarda dentro al futuro. L’idea del Battery Swapping ne allarga l’utilizzo per una città senza più confini
Ci sono idee che hanno il sapore della rivoluzione e che sanno trasportare in un’ottica di futuro realisticamente diverso. Attualmente, con il grande impegno verso il tentativo di un’elettrificazione globale, nascono progetti ambiziosi che però trovano limitazione sull’effettiva autonomia delle batterie. XEV, in tal senso, ha mosso un deciso passo in avanti.
Prima di scoprire la seconda generazione di YOYO quindi (la versione 2022 vanta aggiornamenti al software, al cambio con aggiunta del Mode Sport), va detto che l’elettrificazione auto, almeno per un’idea di trasporto a lungo raggio, è ancora ben lontana da soddisfare esigenze chilometriche importanti.
L’ibrido, ad oggi, rappresenta la soluzione più concreta perché capace di “bilanciare” il rapporto chilometri percorsi/autonomia.
YOYO, un concetto di mobilità gioiosa
Se invece parliamo di vetture elettriche per uso cittadino, allora il tema diventa molto intrigante e scopriremo perché. YOYO (disegnata in Italia) è quindi un’idea, un concetto di mobilità pensato per rendere piacevole la permanenza a bordo nel corso dell’utilizzo urbano, azzerando così la “noia da traffico”.
Tra i suoi plus immediati, l’accesso gratuito alle zone ZTL e la possibilità di iniziarla a guidare da 16 anni con patente B1. Altro plus di questa elettrica è che alcune sue parti sono realizzate con tecnologia di stampa 3D a favore della massima personalizzazione quindi. Il suo costo è di 15.900,00 euro a cui si dovrà sottrarre il bonus incentivo rottamazione.
Il concetto di YOYO nasce con l’idea di XEV – ci racconta XEV -, concretizzando così la visione del marchio, ovvero rendere la mobilità urbana una gioia per tutti. YOYO è stata pensata per fornire ai propri clienti un’esperienza di mobilità che colloca l’individuo al centro.
Questa si sviluppa su 3 principi base: la sostenibilità, con un approccio etico e 100% elettrico; l’accessibilità, rendendo i veicoli elettrici accessibili a tutti e fornendo economicità d’uso ai propri clienti; la personalizzazione, dando la possibilità di personalizzazione della vettura, ad oggi con la scelta del colore, in futuro con l’ausilio della tecnologia 3D.
Quindi una visione ampia di mobilità assoluta in ambito cittadino, senza compromessi se parliamo di eleganza, comfort e piacere di guidare un’elettrica unica. XEV, quale produttore di auto full electric, nasce a Torino nel 2018 dall’idea di Lou Tik, ex fondatore e CEO di JAC Europe.
La missione del brand – spiega l’Azienda – è quella di fornire a tutti una mobilità urbana sostenibile per un futuro migliore e condiviso, perseguendo innovazione, tecnologia e design all’avanguardia, che pongono l’individuo al centro dell’attenzione per una “user experience” sensazionale.
Scopriamo YOYO da vicino
La prima volta che la vedi pensi a tante cose per creare un giudizio immediato: il mio consiglio invece, è quello di farsi “trasportare” dal messaggio intrinseco che YOYO nasconde.
E basta entrare in abitacolo per capire che questa non è una comune auto elettrica ma molto di più.
Innovazione? Arriva il Battery Swapping by XEV
Si muove in spazi infinitesimali grazie a quote iper-contenute: è lunga appena 2530 mm, larga 1500 mm ed alta 1560 mm con interasse d 1680 mm per un’altezza da terra di 150 mm.
Bene fin qui ma, la vera rivoluzione, sta nella parte posteriore con l’innovativa soluzione del battery swapping, in parole povere batteria estraibili e sostituibili grazie ad una rete che XEV sta sviluppando.
XEV YOYO nasce dotata di un’innovazione importante dal punto di vista tecnologico: il sistema di battery swapping – ci spiega l’Azienda.
Questa funzionalità permette la rimozione del pacco di batterie scarico con un set di batterie carico, riuscendo ad abbattere in maniera drastica i tempi già ridotti per la ricarica (meno di 4h).
Dimensioni contenute per sicurezza ai massimi livelli
Una delle tante domande che mi sono state poste dai curiosi girando per la città, riguardavano l’effettiva sicurezza di YOYO per via delle sue dimensioni contenute.
Questa elettrica è omologata secondo standard europei e si basa su un telaio in acciaio ad elevata resistenza con rinforzi sia davanti che dietro. Inoltre, XEV prevede un sistema di protezione da impatti frontali e laterali.
Sempre in termini di sicurezza, inoltre, le barre antintrusione in acciaio laterali, proteggono i due occupanti mentre la struttura anteriore ad assorbimento di energia, rende sicura YOYO da impatti frontali. E c’è anche la protezione in caso di ribaltamento per via di rinforzi in acciaio ad alta resistenza.
Quindi sostanza, idea, innovazione e visione di futuro ampia e certamente coerente con lo stile XEV Global. Per capire meglio questo ambizioso progetto, ho girato all’Azienda alcune domande ed ecco le loro risposte in merito di industrializzazione, distribuzione.
Dove viene prodotta YOYO? In Italia cosa si fa oppure la vettura arriva direttamente dall’Azienda produttrice?
Il progetto ha origini italiane, più precisamente a Torino, dove il concetto di YOYO prende vita. Dall’Italia oggi parte la commercializzazione in tutto il territorio EMEA, regione in cui l’azienda XEV Trade si occupa per ogni paese di identificare distributori che creino una rete di vendita e assistenza.
Per l’Italia questo compito è in mano a Campello Motors, storica concessionaria d’auto del nord est diventata negli oltre 30 anni di attività, un punto di riferimento per la mobilità su Venezia, Padova e Mirano.
Come è strutturata la produzione di YOYO?
La produzione avviene in Cina, paese che oggi detiene il know how in termini di tecnologie in particolare per quanto riguarda il segmento elettrico.
Vendita diretta, car sharing o noleggio per YOYO? Facciamo una breve panoramica su questi “spazi” di offerta
La rete vendita di YOYO è composta da oltre 30 punti vendita posizionati su tutto il territorio italiano presso concessionarie ufficiali XEV visibili sul sito del marchio. I concessionari autorizzati offrono ai clienti interessati soluzioni per l’acquisto o il noleggio di YOYO.
È inoltre disponibile il servizio di car sharing tramite la rete Enjoy. Oggi già presenti nella città di Torino, le YOYO Fresh Lime brandizzate Enjoy arriveranno presto in tutte le città parte della rete: Milano, Firenze, Bologna, Roma.
Performance di tutto rispetto con 80 km/h e 150 km di autonomia
Questa è la domanda più ricorrente quando di prova ed analizza un’auto elettrica: le sue performance a tutto tondo. YOYO può percorrere sulla carta fino a 150 km in Mode ECO che però, all’effettiva analisi in prova.
Diventano 120 se si accende l’aria condizionata e 95 se si utilizza il Mode Sport. Può superare pendenze fino al 25% mentre la velocità massima è di tutto rilievo con ben 80 km/h reali.
Merito di questi dati è il motore sincrono a magneti permanenti da 7,5 kW nominale, 11 kW massima. Ovviamente la trazione è posteriore mentre la batteria – con tensione di esercizio di 72V – da 10,3 kW, prevede celle prismatiche litio ferro fosfato LiFeP04 ignifughe. La batteria ha riscaldamento elettrico con raffreddamento ad aria.
Si ricarica in meno di 4 ore oppure si cambia al volo la batteria
YOYO si ricarica a colonnina Tipo2 oppure alla comune presa domestica in meno di quattro ore (da 30% al 100% SOC); se andate di corsa invece, potrete fermarvi presso la stazione di sostituzione della batteria (che sarà ioni di litio) modulare ed amovibile. Da sottolineare che la batteria e con basso voltaggio con sistema di gestione intelligente.
La rete di battery swapping è in fase di sviluppo con l’ausilio di un partner chiave per XEV ENI – spiega l’Azienda -, attraverso cui il servizio di battery swapping sarà disponibile per i clienti privati.
La fruizione di questo servizio sarà possibile presso le stazioni ENI che saranno dotate di cabinet idonei alla ricarica, e presso cui i tecnici specializzati effettueranno la sostituzione del pacco batterie scarico con quello carico in meno di 5 minuti.
Le altre chicche dell’intraprendente YOYO
Ampio spazio alla connettività con sistema Start&Stop con pulsante con keyless e bloccasterzo elettronico a cui si aggiungerà in seguito l’APP XEV YOYO per controllo e monitoraggio a distanza, blocco e sblocco portiere, controllo aria condizionata e finestrini, questi ultimi opzionali.
Al momento l’unica versione disponibile è la Standard con schermo da 7”, ma a breve arriverà anche la Premium: la std quindi, prevede Bluetooth per ascoltare la musica, il riscaldamento abitacolo ceramico PTC, tre prese USB, bagagliaio da 180 litri, freni a disco sulle quattro ruote, sedili ergonomici in tessuto hi-tech regolabili, tetto panoramico con vetri oscurati e filtro UV e cavo Type2 per presa domestica e l’opzionale Mode3.
COME VA:YOYO è davvero unica
YOYO non è un’elettrica come le altre. Nasce per “sdrammatizzare” le giornate nel traffico e per rendere piacevole la permanenza nel suo accogliente e davvero comodo abitacolo. Al suo interno ho apprezzato il comfort delle sedute, l’ottimizzazione degli spazi, la pulizia razionale dell’insieme e la concretezza di essere seduti dentro al futuro…
La plancia vede un display centrale con accanto un blocca cellulare mentre poco sotto ci sono le bocchette di ventilazione calda/fredda. Scendendo verso il pianale vettura ecco le manopole di servizio ed il pulsante Start.
Qualche piccolo rumore di troppo
A proposito di ventilazione, questa è generosa se parliamo di flusso d’aria emesso con l’aria condizionata che funziona a dovere. Ho però riscontrato un fastidioso ronzio proveniente dalla ventola interna, dovuto credo dalla dilatazione delle plastiche con temperatura interna molto calda.
Altro elemento perfettibile e c’è assolutamente bisogno di una tendina scorrevole sotto al tetto panoramico in vetro, perché questo funge da lente cosa che innalza ulteriormente la temperatura interna. Lo switch del cambio, il pulsante di sosta di emergenza e la pulsantiera per i vetri, si trovano al centro dell’abitacolo, quindi in posizione comoda ed intuitiva.
Salire a bordo è facile e veloce
Salire a bordo di YOYO è molto facile e questo grazie alla generosità del raggio percorso dai due sportelli. Inoltre, l’ampio parabrezza rende eccellente la visibilità e, con un filo di fantasia, somiglia un po’ ad una visiera del casco da moto…
Le manovre da fermo sono facili, anche se avrei preferito dei montanti posteriori in vetro per una maggiore visibilità nell’angolo cieco del posteriore.
In termini di insonorizzazione, XEV ha fatto un buon lavoro tecnico: chiusi i finestrini, gli unici rumori sono quelli di alcune plastiche, mentre le sospensioni rendono abbastanza fluida la permanenza a bordo senza troppi scossoni o vibrazioni portate in abitacolo.
Unico neo dei fine corsa che arrivano troppo presto, quindi un setting meno rigido nella prima porzione di corsa, renderebbe meno invasiva la primissima parte di lavoro delle sospensioni.
Buono sterzo per manovre sempre easy
Lo sterzo è eccellente nella risposta e YOYO gira all’interno di spazi ristrettissimi, cosa che si apprezza maggiormente nelle inversioni. Parcheggiarla è un attimo, un battito di ciglia e questo la rende un’elettrica eccezionale a fronte delle sue contenutissime dimensioni, non solo compatte, ma ben studiate per l’uso cittadino.
Prestazioni equilibrate mai invasive
Le performance generali sono buone: il motore non ha mai troppo vigore in accelerazione, specie i Mode Normale, ma spinge in Mode Sport, pur aumentando però i consumi di energia e riducendo l’autonomia della batteria. Piace la linearità ma manca di quel filo di esuberanza (solo in Mode Normal), caratteristica della spinta del motore elettrico e questo lo si nota specie in salita, dove YOYO perde velocità.
Credo che il segreto sia una corretta gestione del power train. XEV non ha volutamente offerto prestazioni assolute in accelerazione proprio per preservare l’autonomia, mentre il software deve gestire tutti i componenti elettrici della vettura, aria calda e condizionate comprese.
Il capitolo autonomia
Questo rende anche meno brusche le performance, favorendo così una guida dolce e molto pastosa oltre che fluida. In quanto ad autonomia, lo spiegavo prima, i 150/200 km promessi, rimangono un miraggio. Con il pieno di energia e l’aria condizionata accesa, non sono riuscito a percorrere più di 125 km in Mode Normale, mentre in Mode Sport sono arrivato al massimo a 95 km.
Buona la frenata e la stabilità, l’impianto frenante è modulabile e potente mentre c’è davvero pochissimo rollio in curva visto che YOYO rimane ben incollata all’asfalto anche curvando un filo più forte.
Alla fine, un buon prodotto, innovativo e perfettamente godibile da ragazzi o adulti, che sceglieranno questa elettrica per piccoli spostamenti che però prevedono tanto tempo a bordo. Tutto ciò in assoluto comfort e sempre al centro della vostra mobilità
(Foto LORENZO PALLONI)