YCF Italia ha fatto un ottimo lavoro, sia sul territorio quanto sull’utenza finale: ecco la gamma 2021, tante novità per un divertimento sempre rinnovabile
Il mondo delle pitbike non ha mai smesso di esserci. È un modo sano, divertente di trascorrere il tempo, magari con gli amici ed in sella ad una moto che sia una Motard o una Cross. Presente ormai da molti anni, il marchio francese YCF è sempre stato sinonimo di unicità e maggiore attenzione al cliente.
Sono moto ben curate e costantemente aggiornate nella tecnica e nel design e non c’è da stupirsi se in pochi anni questo nome sia diventano leader del mercato pitbike. YCF Italia ha sempre fatto un ottimo lavoro, sia sul territorio quanto sull’utenza finale, a cui dedica attenzione ed ascolto, specie sull’area tecnica.
YCF, prima Azienda a proporre BIGY a ruote alte, la nuova era pitbike
È stata la prima Azienda a presentare le BIGY, ovvero le cross con ruote “grandi” 17/14”, che hanno “reiventato” il settore, garantendo un maggiore divertimento a fasce d’utenza molto più ampie rispetto alle 14/12”. Intuizione, saper guardare avanti ma, soprattutto, idee nuove e coinvolgenti come nel caso delle Flat Track Sunday o delle pitbike baby elettriche.
Ed ora che la ripresa si avvicina, si attendono le moto che sono sui cargo come se fosse l’oro del mondo: tante, tantissime richieste un po’ su tutti i fronti della produzione YCF che, per il futuro, parlando di YCF Italia, ha grandissimi progetti in cantiere.
Di tutto questo ne abbiamo parlato con Roger Oberto – Rete Commerciale YCF Italia, a cui abbiamo rivolto alcune domande sul prodotto 2021. E come afferma lo stesso Roger, parlando di pitbike “Ci piace ricordare che da 4 a 84 anni serviamo chiunque” ed è questa forse la carta vincente di YCF, abbinata ad un prodotto “serio” e pensato per soddisfare, divertire e durare nel tempo.
Roger, raccontaci la gamma YCF 2021, le novità più importanti
“La gamma cross è rimasta sostanzialmente invariata, è davvero completa e abbiamo un modello per ogni esigenza. Ci piace ricordare che da 4 a 84 anni serviamo chiunque. Abbiamo migliorato qualche particolare ma niente di trascendentale, eccetto una linea di grafiche e colori che stanno piacendo molto quest’anno. Nel comparto SM invece ci sono novità importanti. Abbiamo immesso sul mercato una nuova pit, la più potente disponibile, con Daytona e carburatore da 34 mm. Un vero mostro che è stato ribattezzato Limited MR-1, ovvero Mobster Racing One. YCF ha sempre amato il marchio Mobster e lo utilizza un po’ come Mercedes utilizza AMG, se proprio vogliamo fare un paragone un po’ forzato”.
Il telaio anche è stato rivisto quindi
“Il telaio è di tipo Factory e numerosissimi particolari esclusivi sono stati pensati per questo modello, come le grafiche carbon look, le forcelle Engi studiate a misura o l’impianto frenante interamente radiale con disco flottante. La SM 160 resta invece invariata, siamo tornati al blu come colore, ma detta in parole semplici “squadra vincente non si cambia”.
La nostra SM è la più venduta ed apprezzata. Inoltre, quest’anno, è disponibile anche una SM 125 molto bella, con cerchi in lega e motore pepato denominato “Fiddy”. È un prodotto nuovo e sembra piacere sin da subito sia ai concessionari che alle piste. Le Sunday Flat hanno invece ricevuto diversi aggiornamenti un po’ ovunque, particolari nuovi ed aggiornati. Ora sono ancora più affidabili e precise”.
La clientela punta più sulle 14/12 o sulle BIGY?
“Decisamente ancora sulle 14/12 e sulle 12/10. La nostra gamma Bigy è sempre più apprezzata sinceramente e, dopo un inizio nel 2017 sottotono, sta davvero andando bene e siamo contenti di come finalmente sia stata capita. È favolosa da guidare e va provata per capire”.
Tecnicamente che tipo di evoluzione c’è stata sulla gamma Factory?
“La gamma Factory è stata pesantemente rivista nell’anno 2020, pertanto nel 2021 non ci sono state grosse modifiche. Il forcellone è passato a 460 mm sulla SP3 e sono state installate nuove piastre forcella con interasse più largo. Sono modelli già iper-collaudati e quindi si è deciso di variare poco”.
Il mercato oggi è più Cross o Motard?
“Bella domanda! Se mi avessi chiesto due anni fa ti avrei detto motard, ma il cross ha rimontato forte e per noi è decisamente la fetta più grossa delle nostre vendite. Il motard è molto specifico in Italia, per questo facciamo modelli Limited, per incontrare il palato del cliente italiano che in questo senso è molto esperto ed esigente”.
L’incremento e la salita del marchio YCF sembra ormai una tendenza consolidata
“Si, nel 2021 siamo partiti bene e il 2020, con i noti problemi legati alla pandemia di Covid, non ci ha scosso più di tanto. È cambiata la maniera di lavorare, quello sì, se ne sono accorti un po’ tutti. Quello che è interessante per noi è vedere che il nostro metodo sta portando i frutti che ci aspettavamo, sia con i rivenditori che con i clienti finali”.
Parliamo di moto elettrica: come ha reagito il pubblico a questa novità?
“Dell’elettrico si parla molto, ma molte volte restano parole e non si passa ai fatti. C’è molta curiosità ed interesse ma le vendite sono comunque basse. A mio parere rimane un prodotto interessantissimo e dal giusto prezzo, ma resta la cronica diffidenza verso l’elettrico che si misura non solo nelle moto ma anche nelle auto. Indubbiamente però il settore andrà verso quella direzione, non so se poco o molto, ma le grosse case stanno investendo molti soldi nel mondo green. E questo è un fatto”.
Due parole sulle Flat Track, piace?
“Piace ed entusiasma eccome! Anche qui i numeri non sono giganteschi, ma sono ben strutturati. Ci sono delle realtà già consolidate come piste e scuole di pilotaggio che stanno lavorando bene e crescono continuamente. Li seguiamo con attenzione”.
Cosa c’è all’orizzonte tu che sei sempre a caccia di idee nuove?
“Sarà un gran bell’orizzonte, questo posso dirvelo, ma davvero non posso espormi nemmeno di un centimetro in più o essere più specifico. Diciamo che non sappiamo ancora quando ma…sarà un bella bomba sul mercato”.
Hai avuto un confronto con YCF su come organizzare la ripartenza post pandemia?
“Si, nel senso che hanno cercato loro un confronto con noi perché, non dimentichiamolo, la pandemia è partita a gennaio 2020 proprio dalla Cina, e le conseguenze di ritardi e mancanza di materie prime la sta scontando il mondo intero ancora oggi. Si sono fermati prima loro per tre mesi, poi quando sono ripartiti si è fermato il mondo intero in modo imprevedibile. Una cosa mai vista. Naturalmente abbiamo dovuto rivedere programmi, date e scheduling di tante cose, ma alla fine con la collaborazione di tutti è andata tutto per il meglio e abbiamo trovato la quadratura del cerchio”.
So che sui motori Daytona c’erano stati dei problemi, sono stati risolti?
“Ci sono stati problemi sul cambio del 5 marce, questo è vero. Non sappiamo se siano stati risolti da Daytona sulla nuova serie, ma quello che è certo è che abbiamo risolto noi il problema per i nostri clienti alla radice… Utilizziamo solo più Daytona 4 marce su tutta la produzione e sulla ricambistica, e abbiamo lasciato perdere il cinque marce. Fine del problema”.
Ho visto che collaborate con diverse scuole di pilotaggio, giusto?
“Si, esatto, siamo partner tecnici di diverse riding school in Italia, per citarne due la Scuola Motociclismo di Como e la scuola RR44 di Roberto Rolfo con le motard e la OMT Flat track school per il settore miniflat.. Stanno facendo un lavoro egregio per avvicinare i giovani al mondo del motociclismo, e lo stanno facendo in modo sicuro e professionale. Anche il tuo PROGETTO MX, di cui siamo partner, è una buona idea per lavorare sui giovanissimi, un modo per rendere ancora più professionale l’approccio agonistico al mondo del motocross. Ora anche noi stiamo partendo con il cross a livello di scuole offroad e crediamo che i risultati arrivino presto anche da questo settore”.